
Le 3 sfide per la mobilità del futuro
Vision
Giugno 22, 2022
La creazione di un futuro di mobilità innovativa, efficiente e sostenibile, richiede specifiche iniziative che possano portare a un nuovo “disegno” della città e rispondono a tre obiettivi principali:
- aumentare l’utilizzo della mobilità attiva (come per esempio l’uso di biciclette e monopattini) e del trasporto pubblico, intervenendo anche sulla struttura della città, ovvero su come determinate parti debbano essere ripensate e riviste.
- Gestire e regolamentare lo spazio cittadino al fine di usarlo al meglio delle sue potenzialità (per esempio ottimizzando l’utilizzo delle strade o dei parcheggi).
- Realizzare nuove soluzioni per i sistemi di pubblico trasporto per renderli più efficienti.
3 sfide sulla mobilità da vincere
Nell’ambito della progettazione e realizzazione di sistemi innovativi per il pubblico trasporto, le attività di ricerca svolte da Cefriel sono principalmente focalizzate sulla risoluzione di tre sfide:
- gestione dei dati, ovvero la definizione di strumenti e regole per la digitalizzazione e condivisione dei dati di mobilità;
- integrazione dei servizi di mobilità che comporta la realizzazione di nuovi servizi per supportare una mobilità senza interruzioni e multimodale, generando un flusso omogeneo nel rispetto dei principi di accessibilità e inclusione;
- alternative di trasporto multimodali, ovvero trovare un’alternativa multimodale all’utilizzo della macchina privata, incentivando l’uso del trasporto pubblico, della mobilità attiva e della mobilità condivisa.
Come affrontare le sfide per la mobilità sostenibile?
Per migliorare la mobilità nelle città, è sicuramente necessario pensare alla digitalizzazione e condivisione dei dati di mobilità, necessaria per poter integrare diverse sorgenti informative e abilitare nuovi servizi che supportino la pianificazione di un viaggio attraverso una soluzione multimodale (metro, treno, bike-sharing, ecc.), nonché garantire maggiore flessibilità nel caso di ritardi o interruzioni durante il viaggio.
Dall’esperienza di Cefriel si comprende come la digitalizzazione e condivisione dei dati debba avvenire definendo un modello concettuale condiviso di riferimento, una sorta di vocabolario comune, e adottando i principi FAIR per rendere i dati condivisi Findable (Reperibili), Accessible (Accessibili), Interoperable (Interoperabili), e Reusable (Riutilizzabili). Tale approccio consente di “armonizzare” i dati condivisi e di superare sfide di interoperabilità, rendendoli utilizzabili congiuntamente per migliorare i servizi di mobilità.
La mobilità deve trasformarsi in Mobility as a Service (MaaS). Questo implica fornire agli utenti una piattaforma digitale per pianificare, prenotare e pagare più tipi di servizi di mobilità. Una soluzione di “MaaS” consente, infatti, a un utente di ottenere, con un’unica transazione, un biglietto integrato per viaggiare su tutti i mezzi di trasporto inclusi nella soluzione di viaggio scelta. Obiettivo del MaaS è fare in modo che l’utilizzo del trasporto pubblico multimodale diventi sempre più allettante non soltanto in termini di contributo alla sostenibilità ambientale, ma anche in termini di semplicità e piacevolezza d’utilizzo da parte degli utenti.
Un altro ambito ricco di sfide e potenzialità è rappresentato dalla definizione di soluzioni alternative, sostenibili e altrettanto efficienti, all’uso della macchina privata. In particolare, l’obiettivo è quello di disincentivare l’utilizzo dell’auto per spostamenti ricorrenti (ad esempio, il tragitto casa-ufficio) specialmente se questi sono effettuati da un’unica persona, incentivando l’utilizzo di modalità di spostamento alternative: non solo il trasporto pubblico tradizionale, ma anche la mobilità condivisa (per esempio il ride sharing) o la mobilità attiva, ovvero l’uso di biciclette o monopattini o la classica camminata a piedi.
È, inoltre, fondamentale iniziare a considerare l’introduzione dei cosiddetti veicoli a guida autonoma. Se da un lato questi veicoli offrono nuove e indubbie opportunità, anche in tempi relativamente brevi, dall’altro occorre prima capire in modo approfondito quale sia la modalità corretta per introdurli in un contesto di mobilità sostenibile in modo coerente con le altre soluzioni finora citate come best practice. Dall’esperienza di Cefriel sono nate survey specifiche per capire preferenze e abitudini di viaggio e, sulla base di quanto raccolto, definire incentivi ad-hoc per promuovere un cambiamento delle abitudini di viaggio da parte degli utenti.
Dall’esperienza di Cefriel si comprende come la digitalizzazione e condivisione dei dati debba avvenire definendo un modello concettuale condiviso di riferimento, una sorta di vocabolario comune, e adottando i principi FAIR per rendere i dati condivisi Findable (Reperibili), Accessible (Accessibili), Interoperable (Interoperabili), e Reusable (Riutilizzabili). Tale approccio consente di “armonizzare” i dati condivisi e di superare sfide di interoperabilità, rendendoli utilizzabili congiuntamente per migliorare i servizi di mobilità.
La mobilità deve trasformarsi in Mobility as a Service (MaaS). Questo implica fornire agli utenti una piattaforma digitale per pianificare, prenotare e pagare più tipi di servizi di mobilità. Una soluzione di “MaaS” consente, infatti, a un utente di ottenere, con un’unica transazione, un biglietto integrato per viaggiare su tutti i mezzi di trasporto inclusi nella soluzione di viaggio scelta. Obiettivo del MaaS è fare in modo che l’utilizzo del trasporto pubblico multimodale diventi sempre più allettante non soltanto in termini di contributo alla sostenibilità ambientale, ma anche in termini di semplicità e piacevolezza d’utilizzo da parte degli utenti.
Un altro ambito ricco di sfide e potenzialità è rappresentato dalla definizione di soluzioni alternative, sostenibili e altrettanto efficienti, all’uso della macchina privata. In particolare, l’obiettivo è quello di disincentivare l’utilizzo dell’auto per spostamenti ricorrenti (ad esempio, il tragitto casa-ufficio) specialmente se questi sono effettuati da un’unica persona, incentivando l’utilizzo di modalità di spostamento alternative: non solo il trasporto pubblico tradizionale, ma anche la mobilità condivisa (per esempio il ride sharing) o la mobilità attiva, ovvero l’uso di biciclette o monopattini o la classica camminata a piedi.
È, inoltre, fondamentale iniziare a considerare l’introduzione dei cosiddetti veicoli a guida autonoma. Se da un lato questi veicoli offrono nuove e indubbie opportunità, anche in tempi relativamente brevi, dall’altro occorre prima capire in modo approfondito quale sia la modalità corretta per introdurli in un contesto di mobilità sostenibile in modo coerente con le altre soluzioni finora citate come best practice. Dall’esperienza di Cefriel sono nate survey specifiche per capire preferenze e abitudini di viaggio e, sulla base di quanto raccolto, definire incentivi ad-hoc per promuovere un cambiamento delle abitudini di viaggio da parte degli utenti.