Agevolazioni

Piano Transizione 5.0: credito d’imposta per la digitalizzazione e la svolta green delle imprese

News

Maggio 6, 2024

Il Piano consente alle imprese con sede in Italia, a prescindere dalla loro forma giuridica e dal settore di appartenenza, di chiedere un credito d’imposta fino al 45% degli investimenti effettuati nel biennio 2024-2025 con una dotazione finanziaria di 13 miliardi di euro.

L’agevolazione è riconosciuta per i nuovi investimenti effettuati nel biennio 2024-2025, a patto che le innovazioni realizzate comportino una riduzione dei consumi energetici dell’unità produttiva di almeno il 3%, che sale al 5% se calcolata sul processo programmato per l’investimento. Il requisito minimo del 3% è relativo solo a impianti sul territorio italiano, mentre questo non è vincolato per il successivo 5%. La riduzione dei consumi dovrà essere dimostrata con apposite certificazioni rilasciate da un valutatore indipendente.

È importante sottolineare che il credito d’imposta previsto dal Piano Transizione 5.0 non è cumulabile, per i medesimi costi ammissibili, con il credito d’imposta 4.0 e con il credito d’imposta per investimenti nella Zona Economia Speciale (ZES).

Quali sono le spese ammissibili?

Le spese ammissibili per il credito d’imposta includono investimenti in beni materiali e immateriali (servizi innovativi, software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni) connessi a investimenti in beni materiali “Industria 4.0”. Sono inoltre riconosciute le spese per la formazione del personale, finalizzate all’acquisizione o al consolidamento delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi.

Quanto può essere finanziato?

Il credito d’imposta riconosciuto è pari al:

  • 35% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro

  • 15% della spesa per gli investimenti superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro

  • 5% della spesa, per gli investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino al limite massimo di 50 milioni di costi ammissibili per anno per ciascuna impresa beneficiaria.

Come è possibile ottenere il credito d’imposta?

L’accesso al credito d’imposta non è automatico, ma subordinato all’invio di una apposita richiesta telematica secondo il modello standardizzato messo disposizione dal Gestore dei servizi energetici (Gse) e la documentazione prevista dal decreto, insieme a una comunicazione riguardante la descrizione e il costo del progetto di investimento.

Il Gse, controllata la documentazione, invia al Mimit l’elenco delle imprese che possono fruire dell’agevolazione e l’importo prenotato.

Scarica la guida informativa per saperne di più.

Agevolazioni - Transizione 5.0 - 05 2024

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