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Lavoro e nuove professioni: servono esperti di Ecosistemi Digitali
News
Novembre 30, 2022
Dopo aver parlato del lavoro che si trasforma e della centralità delle persone che lavorano in Cefriel intervistando Data Scientist e Information Designer, continuiamo la nostra rubrica sui “nuovi” lavori parlando di persone che “costruiscono” Ecosistemi Digitali.
“Costruire Digital Ecosystems – afferma Giovanni Seccaspina, Digital Ecosystems Consultant – significa dare forma ad ambienti collaborativi per valorizzare i dati, ovvero veri e propri mercati Business to Business, attraverso i quali l’azienda mette a disposizione i propri asset digitali. Lavoro con le imprese alla costruzione di quella che noi definiamo la cultura “a ecosistema”. In pratica, attraverso sessioni di onboarding dei diversi soggetti coinvolti nel progetto faccio disseminazione dei concetti chiave che caratterizzano un ecosistema digitale. Insieme ai colleghi, cerco di innestare nelle aziende un nuovo modo di operare basato sul riuso delle proprie risorse IT, con l’obiettivo di rendere i processi più efficienti e creare nuove relazioni di business all’interno del proprio mercato di appartenenza e di quelli vicini. Mi occupo, poi, di gestire e garantire il rispetto delle linee guida e dei processi su cui l’ecosistema si basa. Analizzo il contesto all’interno del quale l’azienda cliente opera, individuo le opportunità di innovazione esistenti e supporto l’azienda nella valutazione della qualità dei prodotti digitali che mette a disposizione all’interno dell’ecosistema, sia dal punto di vista tecnico che di business”.
“Costruire Digital Ecosystems – afferma Giovanni Seccaspina, Digital Ecosystems Consultant – significa dare forma ad ambienti collaborativi per valorizzare i dati, ovvero veri e propri mercati Business to Business, attraverso i quali l’azienda mette a disposizione i propri asset digitali. Lavoro con le imprese alla costruzione di quella che noi definiamo la cultura “a ecosistema”. In pratica, attraverso sessioni di onboarding dei diversi soggetti coinvolti nel progetto faccio disseminazione dei concetti chiave che caratterizzano un ecosistema digitale. Insieme ai colleghi, cerco di innestare nelle aziende un nuovo modo di operare basato sul riuso delle proprie risorse IT, con l’obiettivo di rendere i processi più efficienti e creare nuove relazioni di business all’interno del proprio mercato di appartenenza e di quelli vicini. Mi occupo, poi, di gestire e garantire il rispetto delle linee guida e dei processi su cui l’ecosistema si basa. Analizzo il contesto all’interno del quale l’azienda cliente opera, individuo le opportunità di innovazione esistenti e supporto l’azienda nella valutazione della qualità dei prodotti digitali che mette a disposizione all’interno dell’ecosistema, sia dal punto di vista tecnico che di business”.

Qual è la strada che porta a lavorare agli ecosistemi digitali?
“Mi sono laureato in ingegneria elettronica – racconta Alberto Castelli, Digital Ecosystems Specialist – e, dopo essermi occupato di ricerca e aver frequentato un master in telemedicina, ho iniziato a lavorare in Cefriel dove sono ormai da oltre venti anni”.
Percorso simile quello di Giovanni: “Cefriel è la prima e unica azienda in cui ho lavorato dopo la laurea. Ho conseguito la triennale in ingegneria informatica presso il Politecnico di Milano e la magistrale orientata all’innovazione digitale. I temi che ho approfondito sono quelli riferiti all’ingegneria del software, la sicurezza informatica, le architetture dei calcolatori, la gestione delle basi di dati, oltre a quelli caratteristici del percorso di laurea in ingegneria gestionale, come ad esempio strategia e marketing, leadership, finanza, accounting e controllo di gestione. Il mio lavoro mi permette di svolgere attività collegate a tutti gli ambiti studiati e questo è stato uno dei principali motivi che mi hanno spinto a scegliere Cefriel dopo un percorso di stage in azienda finalizzato alla stesura della mia tesi di laurea magistrale”.
Percorso simile quello di Giovanni: “Cefriel è la prima e unica azienda in cui ho lavorato dopo la laurea. Ho conseguito la triennale in ingegneria informatica presso il Politecnico di Milano e la magistrale orientata all’innovazione digitale. I temi che ho approfondito sono quelli riferiti all’ingegneria del software, la sicurezza informatica, le architetture dei calcolatori, la gestione delle basi di dati, oltre a quelli caratteristici del percorso di laurea in ingegneria gestionale, come ad esempio strategia e marketing, leadership, finanza, accounting e controllo di gestione. Il mio lavoro mi permette di svolgere attività collegate a tutti gli ambiti studiati e questo è stato uno dei principali motivi che mi hanno spinto a scegliere Cefriel dopo un percorso di stage in azienda finalizzato alla stesura della mia tesi di laurea magistrale”.
Quali i progetti “da ricordare” ai quali avete lavorato?
“Uno dei migliori è stato sicuramente quello realizzato con SEA aeroporti” – racconta Alberto Castelli. “Abbiamo iniziato nel 2015 con l’obiettivo di rivedere i processi di gestione delle merci che arrivano nello scalo aeroportuale di Malpensa. Oggi, grazie all’ecosistema digitale, è possibile ottimizzare tutte le attività che si fanno nello scalo”.
Tra le esperienze più significative per Giovanni Seccaspina, l’ecosistema digitale realizzato per una grande azienda italiana. “È stato stimolante lavorare in quel contesto per l’importanza del brand e anche perché il progetto non prevedeva soltanto la realizzazione di un ecosistema digitale, per cui mi sono trovato a confrontarmi con colleghi che lavorano in altre practice. Questa è stato il primo progetto che ho visto nascere da zero e in poco tempo arrivare a un grado di maturità decisamente alto. Una grande soddisfazione far parte del team”.
Tra le esperienze più significative per Giovanni Seccaspina, l’ecosistema digitale realizzato per una grande azienda italiana. “È stato stimolante lavorare in quel contesto per l’importanza del brand e anche perché il progetto non prevedeva soltanto la realizzazione di un ecosistema digitale, per cui mi sono trovato a confrontarmi con colleghi che lavorano in altre practice. Questa è stato il primo progetto che ho visto nascere da zero e in poco tempo arrivare a un grado di maturità decisamente alto. Una grande soddisfazione far parte del team”.
Il bello del lavorare alla costruzione di ecosistemi digitali?
“La parte più bella del mio lavoro – conclude Giovanni Seccaspina – è quella di poter dare valore al cliente e contestualmente arricchire il mio bagaglio di competenze. Ogni cliente è diverso. Conoscere i suoi punti di forza e debolezza, comprenderli e analizzarli per costruire un ecosistema digitale in grado di valorizzare l’azienda mi dà la possibilità di arricchirmi sotto ogni punto di vista”.
“Dopo tanti anni non mi sono ancora annoiato di lavorare in Cefriel perché in ogni progetto si conoscono clienti con esigenze diverse che richiedono di affrontare tematiche sempre nuove”, conclude Alberto Castelli. “E poi l’ambiente è unico: tutti i colleghi sono brillanti e sempre pronti a collaborare”.
“Dopo tanti anni non mi sono ancora annoiato di lavorare in Cefriel perché in ogni progetto si conoscono clienti con esigenze diverse che richiedono di affrontare tematiche sempre nuove”, conclude Alberto Castelli. “E poi l’ambiente è unico: tutti i colleghi sono brillanti e sempre pronti a collaborare”.