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Lavoro e nuove professioni: Data Scientist e Information Designer a confronto
News
Ottobre 28, 2022
Il lavoro si trasforma, anche grazie all’introduzione di tecnologie digitali. E nel trasformarsi dà vita anche a nuove professioni che – come ribadito in un recente report del World Economic Forum – sono quei lavori del futuro che oggi non riusciremmo a immaginare per i ragazzi che frequentano la scuola.
“In Cefriel – afferma l’Amministratore Delegato Alfonso Fuggetta – sono le persone a fare la differenza. Nessuno dei risultati ottenuti sarebbe stato raggiunto senza il pieno contributo di ciascuno”.
“In Cefriel – afferma l’Amministratore Delegato Alfonso Fuggetta – sono le persone a fare la differenza. Nessuno dei risultati ottenuti sarebbe stato raggiunto senza il pieno contributo di ciascuno”.
Il lavoro del Data Scientist e dell’Information Designer
Per parlare di lavori del presente e di come questi creano valore nei progetti di formazione, ricerca e innovazione digitale di Cefriel abbiamo intervistato Esther Ferruccio e Massimiliano Perletti, attualmente nel team Analytics and AI.
“Data Scientist e Information Designer – spiega Roberta Letorio, responsabile Human Capital Cefriel – sono figure chiave in Cefriel: il loro apporto è determinante nella elaborazione di insight, analisi e report, per i nostri clienti e per la nostra azienda stessa. Hanno competenze eterogenee: matematiche e statistiche. Grazie all’integrazione e scambio con le capacità tecnologiche degli altri colleghi di Cefriel, riescono a creare soluzioni che consentono di aumentare la competitività dell’azienda e, grazie alle capacità comunicative e di visualizzazione, sono in grado di trasmettere ai vertici aziendali le idee di business per il presente e anticipare il futuro.”
Sempre più si sente parlare di Data Driven Company, ovvero della necessità delle aziende di valorizzare grandi quantità di dati per indirizzare le scelte giuste. Si può quindi intuire quanto sia diventato fondamentale saper comunicare attraverso i dati.
“Come Information Designer – racconta Esther Ferruccio, Information Designer di Cefriel – mi occupo di rappresentare i dati per creare sistemi di comunicazione che possano aiutare gli utenti a padroneggiare le informazioni, comprendere quanto sta avvenendo in azienda e prendere decisioni ragionate. In pratica, attraverso la Data Visualization raccontiamo fenomeni e storie.”
“Sono un Data Scientist”, dice Massimiliano Perletti, della practice Analytics and AI di Cefriel. “Il mio lavoro consiste nell’interpretare e gestire una grande mole di dati al fine di sviluppare modelli e strategie funzionali a ricavare informazioni utili che supportino i business aziendali.”
“Come Information Designer – racconta Esther Ferruccio, Information Designer di Cefriel – mi occupo di rappresentare i dati per creare sistemi di comunicazione che possano aiutare gli utenti a padroneggiare le informazioni, comprendere quanto sta avvenendo in azienda e prendere decisioni ragionate. In pratica, attraverso la Data Visualization raccontiamo fenomeni e storie.”
“Sono un Data Scientist”, dice Massimiliano Perletti, della practice Analytics and AI di Cefriel. “Il mio lavoro consiste nell’interpretare e gestire una grande mole di dati al fine di sviluppare modelli e strategie funzionali a ricavare informazioni utili che supportino i business aziendali.”
Come Data Scientist e Information Designer valorizzano i progetti di innovazione digitale?
“Nel mio lavoro – spiega Esther – applicando i principi dello User Centered Design, cioè ponendo l’utente al centro del processo, metto in relazione il dato con la domanda di business e la visualizzazione per abilitare il supporto ai processi decisionali.”
“La Data Science è un mondo in continua evoluzione” – spiega Massimiliano Perletti. “Ogni azienda ha a disposizione una grande varietà di dati e le domande di business da risolvere sono ogni giorno differenti: questo porta a una continua ricerca di soluzioni sempre più innovative e creative, tali da soddisfare le esigenze dei clienti. Tramite le competenze sviluppate nel mondo della statistica e dell’informatica – spiega Massimiliano – studio e implemento modelli analitici e predittivi adottando tecniche avanzate di Machine Learning in modo da realizzare progetti di innovazione che possano risolvere problematiche complesse alle aziende oppure ricercare nuove opportunità di miglioramento del business.”
“La Data Science è un mondo in continua evoluzione” – spiega Massimiliano Perletti. “Ogni azienda ha a disposizione una grande varietà di dati e le domande di business da risolvere sono ogni giorno differenti: questo porta a una continua ricerca di soluzioni sempre più innovative e creative, tali da soddisfare le esigenze dei clienti. Tramite le competenze sviluppate nel mondo della statistica e dell’informatica – spiega Massimiliano – studio e implemento modelli analitici e predittivi adottando tecniche avanzate di Machine Learning in modo da realizzare progetti di innovazione che possano risolvere problematiche complesse alle aziende oppure ricercare nuove opportunità di miglioramento del business.”
Quali i percorsi di formazione che portano a questi “nuovi lavori”?
“Al Politecnico di Milano durante i miei studi in Design della Comunicazione ho scoperto la tematica della Data Visualization – racconta Esther Ferruccio. “Cefriel mi ha accompagnato in questo percorso a partire dalla tesi, permettendomi di sperimentare questa tematica nel suo insieme e approfondire tutte le evoluzioni che nel futuro avremo modo di vivere. Mi sono sempre considerata una persona con due anime, una più creativa e una più analitica. Oggi mi posso ritenere fortunata, sono riuscita a trovare nel mio lavoro la mia dimensione.”
“Il mio percorso di studi – spiega Massimiliano Perletti – è iniziato presso il Politecnico di Milano nella facoltà di Ingegneria dei Materiali e delle Nanotecnologie. Fin da piccolo avevo la passione per tutto ciò che era tecnologico e avevo il sogno di diventare ingegnere un giorno. Ho proseguito con la magistrale presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, una delle prime università ad erogare una specialistica ad hoc per la figura del Data Scientist. Qui ho potuto accrescere e migliorare le mie competenze informatiche e matematiche, affacciandomi al mondo dell’Intelligenza Artificiale. Ho sviluppato la mia tesi che aveva lo scopo di realizzare dei sistemi di trading automatizzati mediante l’adozione di tecniche di Machine Learning in Cefriel e da allora sono rimasto qui a lavorare.”
“Il mio percorso di studi – spiega Massimiliano Perletti – è iniziato presso il Politecnico di Milano nella facoltà di Ingegneria dei Materiali e delle Nanotecnologie. Fin da piccolo avevo la passione per tutto ciò che era tecnologico e avevo il sogno di diventare ingegnere un giorno. Ho proseguito con la magistrale presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, una delle prime università ad erogare una specialistica ad hoc per la figura del Data Scientist. Qui ho potuto accrescere e migliorare le mie competenze informatiche e matematiche, affacciandomi al mondo dell’Intelligenza Artificiale. Ho sviluppato la mia tesi che aveva lo scopo di realizzare dei sistemi di trading automatizzati mediante l’adozione di tecniche di Machine Learning in Cefriel e da allora sono rimasto qui a lavorare.”
Qualche esempio di ambito in cui poter spendere queste competenze?
“La parte più stimolante del lavoro è rendere comprensibile un fenomeno complesso grazie alla Data Visualization”, evidenzia Esther. “Il mio lavoro è un percorso continuo. È bello vedere come i bisogni e desiderata inizialmente astratti basati sulla percezione e sulle esperienze degli utenti prendono forma in informazioni concrete, con un proprio impatto comunicativo”.
“La parte più intrigante di questo lavoro è che ogni progetto rappresenta una sfida nuova, con contesti e domini differenti, in cui è possibile adottare o ricercare soluzioni sempre più innovative: in sintesi ogni progetto è uno stimolo e un’opportunità per accrescere ed evolvere la propria conoscenza in un mondo sempre più digitale”, sottolinea Massimiliano.
“La parte più intrigante di questo lavoro è che ogni progetto rappresenta una sfida nuova, con contesti e domini differenti, in cui è possibile adottare o ricercare soluzioni sempre più innovative: in sintesi ogni progetto è uno stimolo e un’opportunità per accrescere ed evolvere la propria conoscenza in un mondo sempre più digitale”, sottolinea Massimiliano.