
Formazione
Graduation Day: oltre 200 giovani hanno conseguito il diploma di Master
News
Settembre 28, 2022
Emozione e soddisfazione, dopo due anni di didattica online, in occasione del Graduation Day 2022, l’evento di consegna dei diplomi agli studenti dei master realizzati da Cefriel e DEIB, Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria. L’evento, che si è tenuto in presenza giovedì 15 settembre al Politecnico di Milano, ha coinvolto gli oltre 200 studenti dei 10 master di I e II livello che si sono svolti negli ultimi due anni: Security Specialist, Big Data Engineering, Big Data Science, Digital Platforms Technologies, Cloud Data Architect, Data Scientist, Digital Technologies for Innovation, Artificial Intelligence & Machine Learning, Digital Skills for Industry 4.0.
“In Cefriel – ha detto Roberta Morici, responsabile dei programmi di formazione, nel discorso introduttivo – ci occupiamo di ricerca, innovazione e formazione sui temi trattati dal DEIB, per fare da ponte tra l’accademia e le imprese. In particolare, la nostra formazione è rivolta alle aziende che decidono di investire per formare giovani talenti, come nel caso dei master, o anche professionisti dell’IT e del digitale che hanno bisogno di aggiornamento continuo”.
I Master Corporate rappresentano una occasione imperdibile per le aziende, anche grazie ai finanziamenti erogati da Regione Lombardia, perché consentono ai dipendenti di alternare studio e lavoro e allenarsi all’apprendimento continuo, che accompagna la vita dei professionisti in azienda, in particolare di quelli che operano nei settori legati all’elettronica, all’informatica, alle telecomunicazioni.
Presenti all’evento tutti gli stakeholder che credono e investono nella formazione post laurea: il dipartimento, i docenti e i tutor dei project work che assicurano una ricaduta operativa degli apprendimenti, gli studenti, le aziende che assumono e investono per formare le persone sulle competenze più avanzate, Regione Lombardia che li sostiene, e Cefriel che svolge il ruolo di progettista e coordinatore di questi programmi.
Presenti all’evento tutti gli stakeholder che credono e investono nella formazione post laurea: il dipartimento, i docenti e i tutor dei project work che assicurano una ricaduta operativa degli apprendimenti, gli studenti, le aziende che assumono e investono per formare le persone sulle competenze più avanzate, Regione Lombardia che li sostiene, e Cefriel che svolge il ruolo di progettista e coordinatore di questi programmi.
Il valore della formazione post-laurea del Politecnico di Milano
Hanno aperto l’evento i rappresentanti del Politecnico Antonio Capone, Stefano Tubaro e Diego Scaglione che hanno evidenziato il valore della formazione post-laurea concretizzata nei master conseguiti dagli oltre 200 studenti negli ultimi due anni.
“La formazione post-laurea – ha commentato Antonio Capone, Preside della scuola di ingegneria industriale e dell’informazione – è parte integrante della realtà formativa erogata dall’ecosistema Politecnico e si inserisce in un contesto che sta cambiando, in cui il tipo di competenze richiesto, che cambia nel tempo, deve essere alimentato da nuovi tipi di formazione per rispondere alle esigenze dei diversi momenti della vita professionale. Abbiamo bisogno di persone che continuino durante la loro carriera professionale a voler arricchire la loro formazione per rispondere alle esigenze del mercato del lavoro, anche occupando posizioni di rilievo.”
“Da qualche anno – ha aggiunto Diego Scaglione, Head of Corporate & Continuing Education – l’Ateneo ha consolidato i rapporti strategici con il territorio, in particolare con grandi imprese, ma anche con le piccole e medie, per diventare un facilitatore delle esigenze del territorio e per rispondere alle esigenze multidisciplinari che non sono solo di ricerca e trasferimento tecnologico, ma di sviluppo del capitale umano. Quello che abbiamo fatto è proprio questo: costruire una piattaforma di relazione più solida tra i diversi stakeholder per facilitare un binomio perfetto, ovvero quello del lavorare studiando.”
“Pur essendo quella del Politecnico una formazione di alto livello”, ha sottolineato Stefano Tubaro, Direttore del DEIB, “ci rendiamo conto che tra la formazione universitaria e le sfide del lavoro in ambito industriale evoluto c’è un ulteriore passaggio di affinamento e specializzazione necessario dopo la laurea, per rispondere ai cambiamenti continui. I Master rappresentano uno strumento per rispondere proprio a questo bisogno.”
“La formazione post-laurea – ha commentato Antonio Capone, Preside della scuola di ingegneria industriale e dell’informazione – è parte integrante della realtà formativa erogata dall’ecosistema Politecnico e si inserisce in un contesto che sta cambiando, in cui il tipo di competenze richiesto, che cambia nel tempo, deve essere alimentato da nuovi tipi di formazione per rispondere alle esigenze dei diversi momenti della vita professionale. Abbiamo bisogno di persone che continuino durante la loro carriera professionale a voler arricchire la loro formazione per rispondere alle esigenze del mercato del lavoro, anche occupando posizioni di rilievo.”
“Da qualche anno – ha aggiunto Diego Scaglione, Head of Corporate & Continuing Education – l’Ateneo ha consolidato i rapporti strategici con il territorio, in particolare con grandi imprese, ma anche con le piccole e medie, per diventare un facilitatore delle esigenze del territorio e per rispondere alle esigenze multidisciplinari che non sono solo di ricerca e trasferimento tecnologico, ma di sviluppo del capitale umano. Quello che abbiamo fatto è proprio questo: costruire una piattaforma di relazione più solida tra i diversi stakeholder per facilitare un binomio perfetto, ovvero quello del lavorare studiando.”
“Pur essendo quella del Politecnico una formazione di alto livello”, ha sottolineato Stefano Tubaro, Direttore del DEIB, “ci rendiamo conto che tra la formazione universitaria e le sfide del lavoro in ambito industriale evoluto c’è un ulteriore passaggio di affinamento e specializzazione necessario dopo la laurea, per rispondere ai cambiamenti continui. I Master rappresentano uno strumento per rispondere proprio a questo bisogno.”
Quale il valore dei Master per le aziende?
5 le aziende presenti, in rappresentanza delle numerosissime realtà aziendali, sia di grandi dimensioni che PMI, che da diversi anni hanno deciso di proporre ai neoassunti dei percorsi di Master Universitari, investendo nella formazione di giovani talenti.
“Allenamento e sacrificio: due parole chiave per un programma diventato ormai una best practice – ha spiegato Letizia Barbi, responsabile risorse umane di Allianz in Italia – Nel nostro settore sono entrate le nuove tecnologie in modo disruptive: grazie a questo programma, che in parallelo fa studiare e lavorare, abbiamo la possibilità di mettere in pratica immediatamente ciò che i nuovi colleghi apprendono durante il master. Questa modalità di grande successo è diventata una best practice applicata da Allianz anche in altri Paesi.”
“Il master – ha commentato Fabio Bonanni, partner Deloitte della practice cyber di Italia, Grecia e Malta – è un’esperienza unica per i nostri ragazzi, perché apprendono sul campo competenze che hanno visto in classe fino a pochi mesi prima. Il mio auspicio è che i giovani possano continuare a studiare sempre e non perdere mai la connessione con il mondo accademico e della ricerca perché questo dà un valore aggiunto anche alle imprese.”
“Il valore aggiunto del master per la nostra compagnia – ha detto Andrea Tiraboschi, team leader all’interno di BIP, nella divisione xTech che si occupa di competenza cloud – è il talento. Non quello con cui si nasce, ma quello che si scopre man mano che si fa un percorso. Il nostro compito come azienda è di accompagnare le persone in questo percorso, perché il master è un punto di partenza per qualcosa di più bello che poi arriva nel mondo del lavoro.”
“Lavoriamo spesso su tematiche di frontiera – ha affermato Filippo Lucarelli, partner di ICT Consulting – e abbiamo notato che Cefriel è sempre in grado di fornirci e di produrre dei temi di grande interesse. Accanto al tema della competenza, un aspetto fondamentale è l’attitudine alla curiosità e allo studio. Perché continuare a studiare è alla base della crescita professionale e del proprio percorso formativo. Non è un punto di arrivo ma un punto di partenza.”
Paolo Carcano, socio di PwC Italy e responsabile della practice cyber, ha evidenziato come “il ruolo che i consulenti hanno oggi non è solo quello di avere competenze da rivendere sul mercato, ma anche di aiutare un tessuto socio-economico, industriale e finanziario ad affrontare le sfide del digitale e in particolare della cybersecurity.”
“Il valore aggiunto del master per la nostra compagnia – ha detto Andrea Tiraboschi, team leader all’interno di BIP, nella divisione xTech che si occupa di competenza cloud – è il talento. Non quello con cui si nasce, ma quello che si scopre man mano che si fa un percorso. Il nostro compito come azienda è di accompagnare le persone in questo percorso, perché il master è un punto di partenza per qualcosa di più bello che poi arriva nel mondo del lavoro.”
“Lavoriamo spesso su tematiche di frontiera – ha affermato Filippo Lucarelli, partner di ICT Consulting – e abbiamo notato che Cefriel è sempre in grado di fornirci e di produrre dei temi di grande interesse. Accanto al tema della competenza, un aspetto fondamentale è l’attitudine alla curiosità e allo studio. Perché continuare a studiare è alla base della crescita professionale e del proprio percorso formativo. Non è un punto di arrivo ma un punto di partenza.”
Paolo Carcano, socio di PwC Italy e responsabile della practice cyber, ha evidenziato come “il ruolo che i consulenti hanno oggi non è solo quello di avere competenze da rivendere sul mercato, ma anche di aiutare un tessuto socio-economico, industriale e finanziario ad affrontare le sfide del digitale e in particolare della cybersecurity.”
Quali le prospettive di crescita professionale per i partecipanti?
Due studentesse, nel corso del Graduation Day, hanno preso la parola per raccontare la loro esperienza e il valore di questo percorso di formazione.
“In questi due anni di master – racconta Laura Comelli – abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con tanti professionisti, insegnanti e colleghi di corso. Questo ci ha fornito la possibilità di acquisire sicurezza e consapevolezza del valore delle attività svolte in ambito lavorativo.”
Oriana Soccali, attualmente manager in ICT Consulting, ha conseguito il master in Analytics & Artificial Intelligence circa 4 anni fa, ed è intervenuta per evidenziare come il master l’abbia accompagnata nel suo percorso di crescita professionale e personale. “Quello che mi ha lasciato il master – ha detto – è una formazione pronta all’uso rispetto al contesto lavorativo. Ho potuto valorizzare, grazie al master, una ampia gamma di competenze, creando valore per l’azienda e per i clienti.”
“In questi due anni di master – racconta Laura Comelli – abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con tanti professionisti, insegnanti e colleghi di corso. Questo ci ha fornito la possibilità di acquisire sicurezza e consapevolezza del valore delle attività svolte in ambito lavorativo.”
Oriana Soccali, attualmente manager in ICT Consulting, ha conseguito il master in Analytics & Artificial Intelligence circa 4 anni fa, ed è intervenuta per evidenziare come il master l’abbia accompagnata nel suo percorso di crescita professionale e personale. “Quello che mi ha lasciato il master – ha detto – è una formazione pronta all’uso rispetto al contesto lavorativo. Ho potuto valorizzare, grazie al master, una ampia gamma di competenze, creando valore per l’azienda e per i clienti.”
Quali le nuove frontiere didattiche e scientifiche?
In conclusione dell’evento le testimonianze di alcuni docenti, Marco Brambilla, Michele Carminati, Cristina Silvano e Paolo Cremonesi, che hanno fornito alcuni spunti sui temi di frontiera della ricerca e della didattica, dal rapporto tra tecnologia e business, alle sfide crescenti della cybersecurity per il nostro Paese, agli sviluppi dell’High Performance Computing e del Quantum Computing.