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E015 e Stendhapp: come riconoscere la bellezza che ci circonda
News
Aprile 13, 2023
“In Italia siamo circondati dalla bellezza dei luoghi, anche se troppo spesso non ce ne accorgiamo”. Stendhapp, startup innovativa a vocazione sociale milanese nasce da questo assunto e dal desiderio di riaprire gli occhi delle persone affinché possano apprezzare tutto ciò che le circonda.
“Stendhapp – spiega la data manager Lia Orfei – è proprio la crasi tra sindrome di Stendhal e app che contribuisce a farci scoprire tutta la bellezza che incontriamo lungo il nostro cammino”.
Quando nasce Stendhapp e cosa offre a chi la scarica?
L’app nasce nel 2018 da una idea che le fondatrici Francesca De Finis, Barbara Pinna e Maria Elena Dicorato coltivavano fin da Expo2015. L’intento era riunire in una sola app tutto ciò che è bello, ovvero non solo luoghi di interesse culturale quali musei, castelli, alberi secolari, monumenti, teatri, luoghi d’arte, siti Unesco, edifici di pregio, ma anche bellezze “immateriali” quali citazioni letterarie, luoghi che hanno avuto rilevanza storica e che adesso non ci sono più o produttori di enogastronomia di qualità.
“Abbiamo già mappato digitalmente oltre 70mila luoghi in tutta Italia – racconta Lia Orfei – e abbiamo suddiviso le informazioni in 19 categorie che possono essere selezionate da chi usa l’app o che possono arricchire l’esperienza di navigazione tramite una mappa in cui sono indicate le “bellezze” del posto”.
Grazie alla geolocalizzazione, all’utente di Stendhapp vengono suggeriti i posti da visitare o le connessioni che un certo luogo richiama rispetto a una storia passata o a una citazione letteraria che si lega al luogo. “Tanto per far comprendere la particolarità dell’app – continua Lia – tra le bellezze immateriali abbiamo i “Civic Places”, ovvero i luoghi di rinascita sociale mappati da Fondazione Italia Sociale”.
“Abbiamo già mappato digitalmente oltre 70mila luoghi in tutta Italia – racconta Lia Orfei – e abbiamo suddiviso le informazioni in 19 categorie che possono essere selezionate da chi usa l’app o che possono arricchire l’esperienza di navigazione tramite una mappa in cui sono indicate le “bellezze” del posto”.
Grazie alla geolocalizzazione, all’utente di Stendhapp vengono suggeriti i posti da visitare o le connessioni che un certo luogo richiama rispetto a una storia passata o a una citazione letteraria che si lega al luogo. “Tanto per far comprendere la particolarità dell’app – continua Lia – tra le bellezze immateriali abbiamo i “Civic Places”, ovvero i luoghi di rinascita sociale mappati da Fondazione Italia Sociale”.
L’applicazione fornisce anche dei consigli mirati agli utilizzatori?
“Stendhapp, grazie ai pop-up che mostrano in maniera dinamica i luoghi e gli eventi più rilevanti per l’utente – dice Lia Orfei – è come se facesse da guida. Inoltre, la formula del pop-up può essere anche a pagamento, ovvero rappresenta un modo per sostenere il progetto e dà la possibilità alle realtà del territorio di farsi conoscere”.
Su quali fonti dati si basa Stendhapp?
“Abbiamo privilegiato le fonti aperte – chiarisce Lia Orfei – ovvero gli open data disponibili in rete, che al momento rappresentano circa un quarto dei dati che abbiamo pubblicato dopo un sostanziale lavoro di data quality, e quelli per i quali abbiamo ottenuto dati a seguito di richiesta. In più, gli utenti registrati e convalidati (circa 6mila attualmente) hanno la possibilità di suggerire luoghi di bellezza: è fondamentale per il progetto poter contare sulla conoscenza e condivisione dal basso perché la bellezza del territorio spesso la conosce solo chi ci abita”.
Come nasce il legame tra Stendhapp ed E015?
“Avevamo sentito parlare di Cefriel e del progetto E015 qualche tempo fa – prosegue Lia Orfei – ma, anche grazie al lavoro di networking di Tavolo Giovani della Camera di Commercio di Milano, l’interesse si è concretizzato in occasione dell’evento organizzato in Regione Lombardia per i 10 anni dell’ecosistema digitale. Grazie a questa connessione abbiamo individuato le API che erano di nostro interesse e abbiamo subito integrato due flussi di dati dell’Emilia-Romagna. Adesso stiamo lavorando a quelli della Lombardia che rappresenteranno la nostra prossima integrazione. Ad arricchire la nostra applicazione non ci saranno solo nuovi dati di cui siamo costantemente alla ricerca, ma anche una nuova forma grafica alla quale si sta già lavorando”.