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Search Results for: Trasformazione Digitale

Master e corsi di laurea per le Pmi: la chiave per affrontare la trasformazione digitale

Alle Pmi italiane servono nuove competenze e innovatori. Per quanto riguarda il capitale umano, l’Italia si colloca al 25esimo posto su 27 Paesi dell’Unione europea. Solo il 46 % delle persone possiede competenze digitali di base, un dato ampiamente al di sotto della media europea. L’Italia ha una percentuale molto bassa di laureati nel settore It: secondo l’indice Desi solo l’1,4 % dei laureati italiani sceglie queste discipline, il dato più basso registrato nell’Ue. Per queste ragioni università ed enti di formazione stanno aumentando l’offerta di master e corsi per formare nuove professionalità digitali.

La trasformazione digitale della sanità per una crescita e uno sviluppo sostenibile

Nell’ambito del 3° Forum Meridiano Sanità Sicilia Il Forum, realizzato da The European House – Ambrosetti in collaborazione con il Cefpas e patrocinato dalla Regione Siciliana. Convegno “La trasformazione digitale della sanità per una crescita e uno sviluppo sostenibile”, registrato a Siracusa venerdì 1 luglio 2022 alle 09:45. Sono intervenuti tra gli altri: Andrea Cabrini (giornalista, direttore di Class CNBC), Francesco Italia (sindaco di Siracusa), Mara Carfagna (ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Forza Italia), Valerio De Molli (managing partner& CEO, The European House – Ambrosetti), Stefano Venturi (presidente CEFRIEL), Renato Brunetta (ministro per la Pubblica Amministrazione, Forza Italia)

Il digitale chiama: l’Italia risponde?

Ragionare sul grado di digitalizzazione raggiunto dall’Italia è indispensabile per capire cosa ha funzionato e cosa va migliorato. Lo facciamo attraverso l’interpretazione dell’Osservatorio Agenda Digitale in merito ai risultati ottenuti nell’ultimo anno. Si tratta di uno sforzo indispensabile per cogliere l’occasione, unica e irripetibile, di agganciare la digitalizzazione dei Paesi europei di riferimento. Stiamo parlando ancora una volta della capacità di spendere bene le risorse del PNRR, oltre 191, 5 miliardi di euro, circa un quarto dedicati alla trasformazione digitale, 9,62 miliardi per iniziative di eGov

Le tendenze del futuro della transizione digitale

L’ultimo ciclo di incontri della sesta indizione di Wired Trends 2023, l’appuntamento di Wired Italia sulle tendenze e le previsioni dell’anno che verrà, è dedicato al futuro della trasformazione digitale. Sul quadro generale delle aziende italiane per quanto riguarda la transizione digitale, Alfonso Fuggetta, amministratore delegato e direttore scientifico di Cefriel, non si è detto ottimista. Secondo Fuggetta, infatti, a ostacolare il processo di trasformazione digitale è una visione dell’Information technology da parte delle aziende basata su vecchi principi: “Le aziende di successo non possono continuare a pensare che l’It consista ancora in mettere un firewall, ma ripensare i prodotti, il proprio modo di essere.

Cefriel, Design e Innovazione digitale

Design e innovazione digitale sono stati i protagonisti di una mattinata di confronto tra esperti del settore che si è svolta presso la sede milanese di Cefriel, centro di innovazione, formazione e ricerca sul digitale, fondato oltre trent’anni fa dal Politecnico di Milano e premiato di recente con il prestigioso Compasso d’Oro. A confrontarsi sul tema, la coordinatrice del Board innovazione tecnologica e trasformazione digitale del Comune di Milano, Layla Pavone, il direttore dell’Area industria, energia, innovazione di Assolombarda, Paolo Guazzotti, il direttore di POLI.design Alessandro Deserti, il CEO e direttore scientifico di Cefriel Alfonso Fuggetta e la Product and Experience Design Practice Manager di Cefriel Clara Failla. 

Pnrr e innovazione digitale, tra intenti e impatto

Il PNRR pone grande attenzione alla trasformazione digitale e ai temi della ricerca e dell’innovazione. È una scelta lungimirante e cruciale per rilanciare e accelerare lo sviluppo del nostro Paese. Tuttavia, per l’attuazione del PNRR dobbiamo affrontare alcune sfide molto delicate per evitare di disperdere e sprecare le risorse economiche che andremo a investire nei prossimi mesi. Lo snodo da affrontare è quello di capire come essere in grado di passare realmente dall’intento all’impatto, ovvero dalle dichiarazioni di principio e di indirizzo politico a favore dell’innovazione, ad azioni concrete che abbiamo un impatto positivo, concreto, trasformativo e non solo di facciata. Di dichiarazioni di intenti ne sentiamo tante, tutti i giorni. Intenti che sono diventati anche più forti e autorevoli con l’arrivo del PNRR, ma che da soli non possono certo bastare a migliorare il Paese

Cefriel spiega come investire sulla formazione digitale delle persone

Nonostante la spinta alla trasformazione digitale di imprese e Pubbliche Amministrazioni alla quale si è assistito in questi ultimi due anni, il problema riferito alle scarse competenze digitali delle persone permane, con un’Italia terzultima in Europa per digital skill secondo il DESI 2021. Parlare di competenze digitali oggi significa parlare della formazione per il digitale, che ha come obiettivo lo sviluppo della cultura, delle conoscenze e delle competenze delle persone, affinché possano vivere in pienezza la propria esperienza professionale e la propria presenza nella società. Conoscenze e competenze che abilitano dunque la cittadinanza, la trasformazione dei processi e del lavoro oltre che l’innovazione digitale. 

Formazione digitale delle persone: servono maggiori investimenti

Nonostante la spinta alla trasformazione digitale di imprese e Pubbliche Amministrazioni alla quale si è assistito in questi ultimi due anni, il problema riferito alle scarse competenze digitali delle persone permane, con un’Italia terzultima in Europa per digital skill secondo il DESI 2021. Parlare di competenze digitali oggi significa parlare della formazione per il digitale, che ha come obiettivo lo sviluppo della cultura, delle conoscenze e delle competenze delle persone, affinché possano vivere in pienezza la propria esperienza professionale e la propria presenza nella società. Conoscenze e competenze che abilitano dunque la cittadinanza, la trasformazione dei processi e del lavoro oltre che l’innovazione digitale.

Cultura ai tempi del digitale: il white paper Cefriel

Nonostante la spinta alla trasformazione digitale di imprese e Pubbliche Amministrazioni alla quale si è assistito in questi ultimi due anni, il problema riferito alle scarse competenze digitali delle persone permane, con una Italia terzultima in Europa per digital skill secondo il DESI 2021. Parlare di competenze digitali oggi significa parlare della formazione per il digitale, che ha come obiettivo lo sviluppo della cultura, delle conoscenze e delle competenze delle persone, affinché possano vivere in pienezza la propria esperienza professionale e la propria presenza nella società. Conoscenze e competenze che abilitano dunque la cittadinanza, la trasformazione dei processi e del lavoro oltre che l’innovazione digitale.

Sanità, il digitale non è la bacchetta magica: cosa manca alle riforme del PNRR

Il digitale non basta: senza una significativa revisione del Sistema Sanitario Nazionale, in sanità poco o nulla succederà nella vita dei cittadini. Si è creata la convinzione che la trasformazione digitale possa essere di per sé un toccasana che consenta di migliorare anche i servizi sanitari in termini di accesso e di qualità e perfino di ottimizzarne i costi. È certamente più facile ottenere dei risultati positivi con entusiasmo, positività e passione, ma non va dimenticato che il digitale non è che uno strumento, anche se molto valido e con grandi possibilità, come la telemedicina di cui si parla molto.

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